Le nostre specialità

Dal 1956 la nostra Tradizione

Sfoglia e mattarello

La cucina bolognese vanta in tutto il mondo una memorabile fama, per questo mettiamo tutto il nostro impegno e la nostra esperienza che da anni tramandiamo di padre in figlio, per mantenere intatte le tradizioni della cucina casalinga bolognese.
Tra i piatti tipici della Trattoria Lina hanno ampio spazio i primi di pasta fresca rigorosamente fatta a mano, con il mattarello, come facevano un tempo le nostre nonne; tortellini, tagliatelle, e svariati tipi di lasagne verdi all’ortica, gnocchi e crespelle.

Su ordinazione proponiamo in vendita la nostra pasta fresca:

  • Cordonetti al torchio all’uovo o all’ortica
  • Maccheroncini al torchio all’uovo o all’ortica
  • Tagliatelle all’uovo o all’ortica
  • Lasagne verdi al ragù
  • Lasagna goccia d’oro
  • Tortellini
  • Tortelloni
  • Salamino al cioccolato
  • …e altre specialità che trovate al ristorante

Vi aspettiamo inoltre per assaggiare le nostre crescentine che vengono servite appena fatte con gli affettati e le tigelle che non possono mancare nel menù tradizionale di Bologna.
I dolci tradizionali bolognesi, sempre fatti in casa, sono una vera delizia anche per i più golosi, preparati con ricette antiche e con ingredienti freschissimi sapranno accontentare anche i palati più esigenti.

Il tartufo delle nostre valli


Tra i piatti tipici di queste zone troviamo le ricette a base di tartufo, che viene servito fresco tutto l’anno, e, nel periodo settembre/gennaio, trova spazio il tartufo bianco pregiato.
Tra i nostri ingredienti non possono certo mancare i funghi montanari misti e i porcini che nascono nei boschi sopra a Savigno.

Tartufo Bianco Pregiato
(Tuber magnatum):

Il più pregiato. Matura fra settembre e dicembre, in boschi di nocciolo, pioppo nero e bianco, salice bianco, salicone, farnia, cerro, roverella, tiglio, carpino bianco e nero. E’ di colore giallo ocra e profuma intensamente con sentori d’aglio e di formaggio grana.

Bianchetto o marzuolo
(Tuber borchii):

Si raccoglie da gennaio ad aprile in boschi di querce, pioppi, salici, pini e cedri, con preferenza per le pinete dell’Italia peninsulare. Somiglia molto al tartufo bianco pregiato, ma la polpa è di colore rosso-bruno scuro. Viene servito fresco in mancanza del tartufo bianco.

Scorzone
(Tuber aestivum):

Matura tra giugno e settembre sotto querce, faggi, pioppi, noccioli e pini, in tutt’Italia. E’ riconoscibilissimo per la scorza nera con grandi verruche e ha un odore gradevole e delicato di nocciola. Viene servito fresco in mancanza del tartufo bianco.